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Coronavirus, Boco rilancia: “Da Enasarco i fondi previsti per assistenza vadano agli agenti danneggiati”

Coronavirus, Boco rilancia: "Da Enasarco i fondi previsti per assistenza vadano agli agenti danneggiati”

“I fondi annuali previsti per l’assistenza siano destinati agli agenti danneggiati che stanno subendo drammatiche conseguenze dall’incremento di casi e dalla sempre più forte ed estesa emergenza per il Covid-19”.

Così Brunetto Boco, segretario generale Uiltucs e consigliere di amministrazione della Fondazione Enasarco, che propone di utilizzare tutti i fondi annuali destinati all’assistenza per assicurare un sostegno al reddito degli agenti di commercio danneggiati dall’emergenza coronavirus.

Nell’ultima riunione del Consiglio di amministrazione della Fondazione Enasarco, Boco ha richiamato con determinazione l’attenzione di tutti sugli effetti drammatici che l’emergenza coronavirus e, principalmente, il panico che ha generato, stanno avendo e avranno sull’economia del Paese e, nello specifico, su tutto quello che riguarda l’intermediazione commerciale.

E’ di tutta evidenza che il reddito degli agenti di commercio sta già subendo un grave calo e potrà subirlo ancora a lungo, in svariate parti del territorio nazionale.

La recessione di fatto cominciata può essere, per gli agenti, fronteggiata così, attuando questa come prima misura: utilizzare tutti i fondi annuali della fondazione destinati all’assistenza come ammortizzatore sociale a sostegno degli agenti danneggiati dalla crisi.

Nello stesso tempo, Boco ha sottolineato come la demagogica proposta avanzata dal consigliere della Fondazione Petranzan della Fnaarc, di destinare all’emergenza coronavirus oltre il 50 per cento dell’avanzo di esercizio del bilancio 2019, sia assolutamente impraticabile, come peraltro evidenziato dal presidente Costa e dal vicepresidente Persiani, rispettivamente di emanazione di Fnaarc e Confcommercio, in quanto contraria alle norme di legge e regolamentari in materia di prestazioni Enasarco.

“Non è il momento di fare demagogia ma di pensare al futuro degli agenti di commercio – ha concluso Boco – che in questo momento più che mai hanno bisogno di una misura del genere. La proposta demagogica di Fnaarc, invece, andrebbe a impattare sul bilancio tecnico della Fondazione con conseguente peggioramento della sostenibilità finanziaria che di certo vedrebbe la contrarietà dei Ministeri vigilanti”.

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