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Elezioni Enasarco: il Tar conferma lo stop ai provvedimenti del Ministero del Lavoro

Elezioni Enasarco: il Tar conferma lo stop ai provvedimenti del Ministero del Lavoro

Enasarco Libera: bocciate le indebite ingerenze del Ministero del Lavoro nelle scelte autonome della Fondazione Enasarco. Sconfitte le pressioni della Lista Fare Presto per far votare in agosto. Vince la partecipazione democratica di agenti di commercio e consulenti finanziari.

Il Tribunale amministrativo regionale decreta la sospensione dei provvedimenti del Ministero del Lavoro per imporre alla Fondazione scelte in contrasto con l’interesse degli iscritti a partecipare alla scelta dei nuovi vertici della Cassa.

Il Tar del Lazio ha accolto completamente i ricorsi della Fondazione Enasarco per la sospensione delle note, degli atti e dei provvedimenti del Ministero del Lavoro volti a intimare al Cda della Fondazione di procedere all’elezione dei nuovi vertici nel mese di agosto.

Dopo mesi nei quali la Fondazione Enasarco è stata sottoposta a pressioni e interventi ministeriali e a invettive della Lista Fare Presto e dei suoi consiglieri presenti nel Consiglio stesso per «costringere» agenti e consulenti finanziari a votare nel mese di agosto e prima ancora addirittura in pieno lockdown, il Tar del Lazio ristabilisce un principio di giustizia e di realtà.

Saggiamente la maggioranza dei consiglieri della Fondazione ha scelto nei mesi scorsi un’altra strada, finalizzata a determinare le condizioni per la massima partecipazione al voto degli iscritti alla Cassa con la prospettiva di un’adeguata e trasparente campagna elettorale tra le liste dei candidati.

Lo stesso Parlamento aveva approvato una norma specifica che è andata in questa direzione. Ma il Ministero del Lavoro, nelle sue varie articolazioni, si è mosso per forzare le decisioni. E nello stesso senso sono andati gli interventi di una lista.

Anzi, a questo riguardo duole dover constatare come certi dirigenti del Ministero (in particolare la Direzione generale della previdenza) abbiano pervicacemente agito e perseverato contro ogni evidenza per affermare tesi astruse, incongruenti e completamente infondate: a tal fine sarebbe utile quale valutazione dia il Ministro Nunzia Catalfo dell’operato di questi dirigenti e delle risorse sprecate in un’impresa vana fin dall’inizio.

Non possiamo che esprimere soddisfazione, dunque, rispetto a una decisione, quella del Tar del Lazio, che ha accolto i ricorsi della Fondazione stessa per la sospensiva delle iniziative ministeriali.

Una decisione sacrosanta tanto più che la Fondazione ha fissato correttamente le nuove date del voto dal 24 settembre prossimo al 7 ottobre.

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