Elezioni alla Fondazione Enasarco: è urgente e doveroso che i vertici della Cassa e del Ministero del Lavoro stabiliscano il rinvio della consultazione prevista per aprile.
Dichiarazione di Paolo Proietti, rappresentante della Lista Enasarco Libera: «Ci attendiamo senza se e senza ma che nelle prossime ore si proceda al rinvio delle elezioni per la Fondazione Enasarco.
E’ un obbligo morale, prima ancora che giuridico. Chi deve, adotti quanto prima questa decisione per il doveroso rispetto degli iscritti alla Cassa, che in queste e nelle prossime settimane sono drammaticamente bloccati nelle loro attività e nelle loro vite».
L’Italia (e presto tutto il mondo) è stretta nella più grave emergenza sanitaria e economica non degli ultimi decenni, ma degli ultimi secoli. Tutte le attività sono state bloccate: siamo tutti nel vortice di una terribile vicenda collettiva che coinvolge come e più di altri gli stessi agenti di commercio e i consulenti finanziari, che hanno avuto azzerati i loro fatturati.
Abbiamo chiesto agli attuali vertici della Fondazione di provvedere con tutto l’impegno e le risorse mobilitabili per sostenere economicamente gli iscritti che stanno affrontando questo drammatico momento.
Ma, proprio per il rispetto nei confronti di chi, come tutti noi, soffre in questa fase devastante della storia del Paese, chiediamo con forza e determinazione che il Consiglio di amministrazione della Fondazione e il Ministro del Lavoro agiscano tempestivamente e senza esitazioni nel rinviare le elezioni previste per aprile.
Non ci sarebbe neanche bisogno di spiegare il perché: basti pensare che lo stesso Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha di fatto annunciato che le misure di contenimento e di blocco delle attività resteranno valide ben oltre il 3 aprile.
E’ del tutto evidente che questa gravissima situazione emergenziale non consente il regolare svolgimento della campagna elettorale con l’impossibilità di confermare gli incontri già programmati, a livello territoriale, impedendo, quindi, l’indispensabile confronto tra gli elettori e i candidati delle liste che partecipano alla tornata elettorale.
Non sarà probabilmente possibile neanche recapitare i certificati e in alcuni casi ricorrere alle poste elettroniche certificate.
Ma, al di là di tutto, è indubitabile che non è immaginabile svolgere un’attività così rilevante per la vita della Fondazione, come è il voto dei nuovi vertici, in un clima di emergenza come quello che viviamo, con la certezza che al massimo parteciperebbero solo pochissimi iscritti.