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Elezioni Enasarco, dopo figuracce e sconfessioni ci provano con le fake news

Elezioni Enasarco, dopo figuracce e sconfessioni ci provano con le fake news

Ai signori della lista Fare Presto non è bastata la lezione, con annessa sconfessione, ricevuta autorevolmente dal governo (e che arriverà anche dal Parlamento) con il decreto legge che ha avallato al decisione di rinviare le elezioni dei nuovi organi di governance della Fondazione Enasarco.

Non è bastata la pessima figura fatta nei confronti di agenti e consulenti finanziari con la pervicace e ossessiva volontà di far tenere ugualmente le elezioni quando tutto il mondo è fermo e chiuso, in dispregio della partecipazione democratica e senza il rispetto dovuto per la condizione economica e psicologica nella quale tutti noi viviamo.

Non contenti di questa sonora sconfitta, i signori della lista Fare Presto si sono lanciati, qualche giorno fa, in un’altra forsennata campagna di mistificazioni e di fake news nei confronti di chi, nella Fondazione, ha avuto la responsabilità di recepire le decisioni contenute nei recenti provvedimenti del governo a sostegno della categoria.

Ora, se si può discutere della misura e della limitatezza degli interventi del governo, di sicuro non possono essere offesi con mistificazioni e falsità gli amministratori che si sono assunti il compito di tradurre quelle misure nella maniera più utile per gli agenti, in consulenti e le loro famiglie.

Dunque, basta fake news, basta fango. Quello che ci importa è stare dalla parte degli agenti e dei consulenti in questa tragica situazione e non certo sfruttare, come fanno altri, il grave momento per continuare nell’opera di mistificazione propagandistica della realtà.

Una nefasta azione che, ci auguriamo, possa trovare la sanzione che merita nelle sedi dedicate.

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